gamefowl

I galli da combattimento si evidenziano per le varietà cromatiche e perle differenze di forma e di portamento. Sono da sempre selezionati per la combattività e il desiderio di ingaggiare prolungati combattimenti.
Le principali caratteristiche di selezione sono la forza, lo stile di combattimento e la determinazione a scontrarsi e stare al game.
Le qualità essenziali di questi galli sono: la stazione fiera e spesso eretta, i muscoli solidi e molto sviluppati, le spalle ampie e alte con ali dai muscoli vigorosi, gli arti possenti, il piumaggio serrato che rappresenta un evidente vantaggio nel combattimento, poiché offre meno appigli all' antagonista. La durezza delle piume è nella maggior parte delle varietà unita ad uno sterno implume, anche le penne ornamentali di collo e sella sono corte e solitamente una piccola parte del collo è coperta da piume. La testa è caratterizzata da evidenti pieghe cutanee, così che gli occhi sotto le sopracciglia risultano ottimamente difesi, solitamente la cresta è piccola e anche i bargigli sono ridotti, il becco è corto e possente.
Il carattere che è una qualità rilevante è distinto da un atteggiamento feroce, scaltro e persino provocatorio, mentre colori e motivi della livrea rappresentano solo la cornice di queste sculture animate.

brazilian game

La schiera dei combattenti è estremamente varia: aseel, brazil, hint horoz, reunion, shamo, taiwan, thai... io ho deciso di orientare la mia selezione sul brazilian game.
Il brazilian game rappresenta il frutto della selezione di diverse varietà tra le quali il thai, lo shamo, l'aseel e l’espagnol game, ha come caratteristiche l' aggressività, la nevrilità e l'eleganza.

modalità di selezione


La mia selezione è volta ad ottenere esemplari di qualità, tengo sempre presente che l’attitudine al combattimento è di origine genetica e che i combattenti reagiscono a input istintivi. Nella scelta del riproduttore cerco sempre oltre all’estetica, la stazione il più possibile eretta, la costituzione possente e la forma proporzionata, il becco, gli speroni e le remiganti forti al punto tale da poter essere impiegati come armi. Inoltre nella selezione del riproduttore cerco virilità, nevrilità, caparbietà ad attaccar brighe, forza dell’attacco esplosiva, esecuzione rapida nello sferrare i colpi, precisione, agilità nello schivare gli attacchi, resistenza alla dolenza, ma anche intelligenza, l’esemplare deve cioè saper individuare il tallone di Achille del contendente, capire quando colpire e attaccare in maniera varia, imprevedibile e continua. Questo lo si può vedere in diversi combattimenti: quando un gallo in combattimento si trova in particolare difficoltà, l’antagonista intensifica i colpi per indurlo ad abbandonare, o anche quando un gallo viene colpito e riporta una lesione, l’antagonista continua a colpirlo dal lato dal quale non riesce più a difendersi, e quindi non riesce più a schivare i colpi, o anche il modificare il combattimento tenendo conto delle caratteristiche dell’antagonista: un gallo che tecnicamente quando combatte sferra i suoi colpi più insidiosi direttamente dal davanti, mantenendo la testa alta, prediligendo l’attacco senza tanta scherma, con un antagonista più pesante e alto, varia completamente le tecniche offensive, magari aggirandolo e colpendolo alle spalle, o mettendo la testa al riparo sotto l’ala dell’avversario e colpendo quando trova un varco nella guardia, evitando sempre il confronto diretto, colpendo quasi sempre di sfuggita con una schermata distinta e volta a disorientare l’antagonista.
I combattenti nella crescita subiscono una effettiva e propria metamorfosi, diventando da pulcini spelacchiati ed esili a esemplari molto strutturati e forti. Lo spirito bellicoso si manifesta già tra i pulcini con la conseguente problematica che qualcuno di questi possa anche riportare danni compromettenti la crescita. Per ovviare a tale inconveniente, metto insieme ai pulcini un gallo bantam vecchiotto, dalla colorazione esclusiva che accudisce i novelli con attenzione, certe volte pari a quella della chioccia, invitandoli a mangiare, riscaldandoli sotto le proprie ali e principalmente, assestando delle beccate ai più irrequieti e irascibili, convincendoli a unaconvivenza forzatamente tranquilla. Già da piccoletti, quando non è ancora possibile individuare i sessi, i combattenti si isolano e si azzuffano sin quando si rovinano completamente, quindi presto molta attenzione affinché ciò non accada, sedando le risse prima di tale momento, ma non evitandole, in quando potrebbe venir meno la loro caratteristica principale ossia l’indole al combattimento. In queste risse , con una certa approssimazione è possibile individuare i maschi, anche perché combattono più a lungo e con più accanimento rispetto alle femmine.
Le risse tra piccoletti servono a stabilire la gerarchia che servirà a regolamentare la vita insieme. Successivamente la crescita proseguirà tranquilla e difficilmente si verificheranno altri combattimenti fino al raggiungimento dello sviluppo sessuale che li rimetterà nuovamente in competizione.
Quindi sarà il momento di dividere i due sessi, per dare il via a una rigorosa selezione, cerco così di costituire diversi insiemi di lady game composti da tre elementi con caratteristiche simili, sia nella colorazione che nella conformazione. Mi è capitato di dover mettere insieme lady game di gruppi diversi ma queste combattono con accanimento infliggendosi colpi insidiosi e forti per stabilire una gerarchia e le conseguenze sono state quasi sempre disastrose. Evito sempre la cosa, costituendo gli insiemi fin da quando sono piccoli. Successivamente suddivido singolarmente i galletti.
Queste sono delle mie semplici osservazioni, interessanti e curiose, concernenti alcuni aspetti dell’etologia dei combattenti, in particolare dei brazilian game.